«Forse devo ai fiori l’esser diventato un pittore» così lasciò scritto Monet, ed io posso dirvi che Monet e le sue straordinarie opere hanno segnato momenti e scelte importanti della mia vita.
La prima volta – ormai parecchio tempo fa – che andai al museo dell’Orangerie non sapevo assolutamente cosa aspettarmi ma avevo un desiderio irresistibile di vedere le immense Ninfee di Monet. Poter vedere ed ammirare le Ninfee è davvero un’esperienza di vita, che appena mi è possibile cerco di ripetere, come è accaduto durante queste vacanze natalizie: poter respirare ed ammirare ancore per una volta la bellezza assoluta di queste opere è stato il più bel regalo che potessi ricevere,
Ogni volta scopro sensazioni, emozioni nuove e particolari che la volta precedente non avevo notato o che, semplicemente, il mio stato d’animo non era nella condizione di osservare. Un particolare che in questa occasione mi ha colpito è la sala all’ingresso: completamente bianca e, in quest’occasione, vuota. Un luogo in cui si invita al silenzio, come l’ingresso di una chiesa, il desiderio dello stesso Monet di un’anticamera preparatoria alla visita dei suoi capolavori.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.